Hai mai desiderato fare un viaggio nel tempo, esplorando secoli di storia in un solo pomeriggio? Nel cuore della città vecchia di Bari esiste un luogo magico che ti permette esattamente questo: il Museo Nicolaiano. Spesso ignorato dai percorsi turistici tradizionali, questo piccolo gioiello culturale merita assolutamente una visita, soprattutto se sei appassionato di storia, arte sacra o semplicemente curioso di scoprire l’anima autentica del capoluogo pugliese.
Situato a pochi passi dalla famosa Basilica di San Nicola, il Museo Nicolaiano non è solo un contenitore di reperti antichi, ma un vero e proprio viaggio attraverso le epoche che hanno plasmato l’identità di questa città pugliese. Dalle testimonianze romane alle influenze bizantine, fino al periodo normanno-svevo, ogni sala ti racconta un capitolo diverso di una storia millenaria, intrecciata indissolubilmente con il culto di San Nicola, il santo venerato in tutto il mondo.
In questo articolo, ti guiderò alla scoperta di questo straordinario museo, svelandoti i suoi tesori più preziosi, i momenti migliori per visitarlo e come raggiungerlo facilmente. Preparati a immergerti in un’esperienza culturale unica, dove ogni oggetto ha una storia da raccontare e dove il passato si fa presente, testimoniando la ricchezza di una Bari che, pur trasformandosi nei secoli, non ha mai dimenticato le proprie radici.
Un viaggio nel tempo tra i tesori del museo
Quando varchi la soglia del Museo Nicolaiano, ti sembra quasi di entrare in una macchina del tempo. Il tuo viaggio inizia al piano terra, dove ti trovi faccia a faccia con l’epoca romana. Due piccole statuette in terracotta catturano immediatamente la tua attenzione: rappresentano donne con acconciature diverse che raccontano il loro status sociale – una giovane non sposata con i capelli sciolti e una matrona con i capelli raccolti in un cono. È straordinario come questi dettagli così minuti possano rivelarti tanto sulla vita quotidiana di oltre duemila anni fa!
Poco distante, un imponente busto in marmo ti lascia senza fiato. Nonostante sia privo di testa e arti, questo reperto, dedicato al culto di Mitra, emana ancora una forza misteriosa. È stato ritrovato proprio nell’area dove oggi sorge la cittadella nicolaiana, a testimonianza di quanto fossero stratificati i culti religiosi in questa terra pugliese.
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Proseguendo il tuo percorso, entrerai nel fascinoso mondo bizantino. La leonessa stilofora è probabilmente il pezzo che ti colpirà di più in questa sezione: una magnifica scultura in marmo che un tempo ornava il Palazzo del Catapano. C’è qualcosa di profondamente toccante nel vedere come l’artista, che probabilmente non aveva mai visto un leone in carne ed ossa, sia riuscito a trasmettere tanta potenza e tenerezza insieme, con la leonessa che protegge il suo cucciolo tenendolo in bocca.
Proprio accanto, un capitello con due scimmie ti racconta un altro aspetto della cultura bizantina: la simbologia negativa attribuita a questi animali, visti come rappresentazione delle debolezze umane. È affascinante osservare come gli animali siano stati utilizzati per secoli come metafore della condizione umana.
Il periodo normanno-svevo ti aspetta con uno dei pezzi più preziosi dell’intera collezione: una pergamena del 1175 che elenca i nomi degli eredi dei marinai che trasportarono le reliquie di San Nicola a Bari. Mentre osservi questo documento, ti sentirai in qualche modo collegato a quelle persone che, quasi mille anni fa, cambiarono per sempre la storia della città. E poi c’è la corona di Re Ruggero II, con le sue delicate decorazioni a foglie e le placchette con angeli, un oggetto che, pur non essendo concepito per essere indossato, ti comunicherà un potente senso di sacralità.
Salendo al primo piano, verrai accolto da sarcofagi e antiche lastre di marmo (i plutei) che narrano storie di epoche longobarde e bizantine. Ma è il quadro di San Nicola del 1627 che ti colpirà particolarmente: non è solo un dipinto, ma un simbolo vivente della devozione barese. Ogni anno, durante le celebrazioni di maggio, questo quadro viene portato in processione sul peschereccio, collegando in modo tangibile il passato al presente.
La tua visita termina nel piano interrato, dove una collezione di oggetti votivi testimonia quanto San Nicola sia venerato ben oltre i confini di Bari. I candelabri d’argento donati da Vladimir Putin e il pastorale di Papa Giovanni Paolo II sono esempi eloquenti di come il culto del santo attraversi confini geografici e culturali.
Quando visitare il Museo Nicolaiano di Bari
Se desideri vivere l’esperienza più autentica, cerca di organizzare la tua visita durante le celebrazioni dedicate a San Nicola, dal 7 al 9 maggio o il 6 dicembre. In questi giorni, Bari si trasforma: processioni, eventi religiosi e manifestazioni culturali riempiono le strade, e il museo diventa un punto focale delle celebrazioni.
Preferisci un’atmosfera più tranquilla? Allora opta per la primavera o l’autunno, quando le temperature sono gradevoli e la città è meno affollata rispetto all’estate. Ancora meglio se puoi visitare il museo durante un giorno feriale, quando avrai tutto il tempo di immergerti nei dettagli senza la pressione delle folle.
Non dimenticare di controllare se ci sono mostre temporanee o eventi speciali programmati durante il tuo soggiorno. Queste occasioni possono arricchire ulteriormente la tua esperienza, offrendoti prospettive nuove sulla storia di Bari e sul culto di San Nicola.
Come raggiungere il museo dalla Stazione Centrale di Bari
Raggiungere il Museo Nicolaiano dalla stazione centrale di Bari è semplice. A piedi, il percorso dura circa 20-25 minuti e ti permette di attraversare il cuore pulsante della città. Uscito dalla stazione, imbocca Via Sparano, la principale strada pedonale, e seguila fino a Corso Vittorio Emanuele II. Da lì, prosegui fino a Piazza del Ferrarese e segui le indicazioni per la Basilica di San Nicola.
Se preferisci i mezzi pubblici, prendi il bus 53 e scendi alla fermata Teatro Piccinni. Da lì, prosegui a piedi verso il centro storico seguendo le indicazioni.
Per chi cerca comodità, un taxi dalla stazione centrale impiega circa 10-15 minuti, mentre se viaggi in auto devi fare attenzione alle zone a traffico limitato (ZTL) del centro storico.
Un’esperienza culturale che ti lascia il segno
Il Museo Nicolaiano di Bari non è solo un luogo dove ammirare reperti antichi; è un’esperienza che ti connette con le radici profonde di questa città straordinaria, un ponte tra le generazioni che hanno calpestato le stesse pietre e condiviso la stessa devozione. Visitarlo significa comprendere che la Bari di oggi è il risultato di secoli di storia, cultura e fede, un patrimonio vivo che continua a respirare tra le mura del museo.
Che tu sia un appassionato di storia, un pellegrino sulle tracce di San Nicola o semplicemente un curioso viaggiatore, il Museo Nicolaiano ti offrirà una prospettiva unica sulla città, facendoti scoprire storie, leggende e tradizioni che altrimenti rimarrebbero nascoste. Non è solo un museo, ma un viaggio nell’anima del capoluogo della Puglia, un’esperienza che porterai con te molto tempo dopo aver lasciato la Puglia.
Biglietti
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Indirizzo
Largo Papa Urbano II, 70122 Bari – Google Maps
Orario di Apertura
Lun. – Dom. 09:00 – 19:00