Pietre che raccontano: la Chiesa della Vallisa, il piccolo auditorium di Bari Vecchia

Hai mai passeggiato per Bari Vecchia e notato quella chiesa dall’aspetto antico vicino a Piazza del Ferrarese? Si tratta della Chiesa della Vallisa, un vero gioiello medievale che spesso passa inosservato tra i vicoli della città vecchia.

Risalente addirittura all’XI secolo, questa chiesa non è solo un luogo di culto, ma racconta la storia dei mercanti ravellesi che hanno contribuito allo sviluppo di Bari nel Medioevo.

Quello che rende speciale la Vallisa è il suo doppio ruolo: testimone silenziosa di secoli di storia e, allo stesso tempo, vivace centro culturale che oggi ospita concerti, mostre e eventi. Ti sei mai chiesto cosa si nasconde dietro quelle antiche mura? Come mai porta questo nome particolare? E come si è trasformata nel corso dei secoli?

Continua a leggere e ti porterò alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del capoluogo pugliese, dove il passato e il presente si intrecciano in modo sorprendente.

Storia della Chiesa della Vallisa

Sai quando ti capita di entrare in un posto e sentire immediatamente il peso della storia? Ecco, la Chiesa della Vallisa è esattamente uno di quei posti. Tutto è iniziato nell’XI secolo, quando un gruppo di mercanti provenienti da Ravello, nella Costiera Amalfitana, decise di stabilirsi a Bari per i propri commerci. E come prima cosa cosa fecero? Costruirono una chiesa, ovviamente!

La Vallisa diventò subito il centro della vita religiosa e sociale di questi mercanti. Pensa che per secoli è stata un vero e proprio punto d’incontro dove fede e affari si intrecciavano continuamente. Un po’ come le nostre moderne sale riunioni, ma decisamente più suggestive!

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Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito un sacco di modifiche. Durante il periodo barocco, per esempio, l’hanno completamente trasformata seguendo i gusti dell’epoca. Ma la svolta è arrivata nel 1962, quando i restauratori hanno deciso di fare un lavoro davvero particolare: hanno eliminato tutte le aggiunte barocche per riportare la chiesa al suo aspetto medievale originale. È un po’ come se avessero fatto un viaggio nel tempo!

I capitelli scolpiti a mano, le massicce colonne di pietra e le decorazioni sobrie che vedi oggi sono tutti elementi che raccontano la maestria degli architetti medievali. Ogni pietra ha una storia da raccontare, ogni angolo nasconde un pezzo di passato.

L’architettura che ti lascia a bocca aperta

piazza del ferrarese bari vecchia ex chiesa vallisa

Quando entri nella Chiesa della Vallisa, la prima cosa che ti colpisce è la sua semplicità austera. Niente fronzoli eccessivi o decorazioni esagerate: qui tutto parla di essenzialità e forza. Le colonne massicce e gli archi solidi tipici dell’architettura romanica ti fanno sentire immediatamente al sicuro, come se queste mura potessero resistere a qualsiasi cosa – e in effetti, hanno resistito per quasi mille anni!

Dai un’occhiata ai capitelli: sono decorati con motivi vegetali e simbolici scolpiti a mano. Sì, a mano! Immagina gli scultori dell’epoca che lavoravano pazientemente su ogni dettaglio, senza macchinari o strumenti elettrici. Pazzesco, vero?

La navata centrale è spaziosa ma sobria, con quella tipica eleganza medievale che non ha bisogno di sfarzo per impressionare. E la facciata? Restaurata per mantenere il suo aspetto originale, è un perfetto esempio di chiesa medievale, con tutti i dettagli decorativi tipici dell’epoca.

Un aspetto interessante del restauro del 1962 è che hanno usato materiali compatibili con quelli originali. Non hanno semplicemente sostituito le parti danneggiate con materiali moderni, ma hanno rispettato le tecniche costruttive medievali. È come se avessero voluto mantenere l’anima autentica della chiesa.

Gli interni sono suggestivi nella loro semplicità, con decorazioni minime che esaltano la bellezza naturale della pietra calcarea locale. Questo crea un’atmosfera accogliente e spirituale che ti avvolge appena entri.

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La Vallisa oggi: non solo una chiesa, ma un centro culturale

Sai qual è la cosa più interessante della Chiesa della Vallisa? Il fatto che si sia completamente reinventata! Oggi non è più solo un luogo di culto, ma un vivacissimo centro culturale e un auditorium dove succede di tutto.

Concerti di musica classica, jam session di jazz, mostre d’arte, conferenze, dibattiti… c’è sempre qualcosa di interessante tra queste mura antiche. Hanno persino un evento importante che si chiama Premio Seneca, che attira persone da tutta la regione.

L’acustica è eccezionale, sai? I musicisti adorano esibirsi qui perché il suono rimbalza perfettamente tra le antiche mura di pietra, creando un’esperienza unica sia per chi suona che per chi ascolta. E poi, diciamocelo, suonare circondati da così tanta storia deve essere un’esperienza davvero speciale!

Le associazioni culturali locali collaborano spesso con la chiesa per organizzare eventi di ogni tipo. È diventato un vero punto di riferimento per la vita culturale di Bari, attirando sia i residenti che i turisti curiosi.

Ti consiglio vivamente di partecipare a uno degli eventi ospitati qui. Non è la stessa cosa visitare la chiesa vuota rispetto a viverla durante un concerto o una mostra. C’è qualcosa di magico nel vedere come uno spazio così antico possa essere ancora così vivo e rilevante. È come se passato e presente danzassero insieme, creando qualcosa di completamente nuovo.

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Quando visitare la Chiesa della Vallisa

Ok, ora arriva la parte un po’ complicata. A differenza di altre chiese baresi che sono sempre aperte, la Vallisa non è sempre accessibile al pubblico. Questo perché viene usata frequentemente come auditorium per eventi.

Se vuoi visitarla, hai due opzioni: puoi concordare una visita guidata in anticipo (decisamente consigliato!) oppure partecipare a uno degli eventi in programma. In entrambi i casi, ti consiglio di verificare gli orari e la disponibilità contattando direttamente la parrocchia o dando un’occhiata al sito web ufficiale.

Non c’è niente di più frustrante che arrivare davanti alla chiesa e trovarla chiusa, quindi un po’ di pianificazione in questo caso è d’obbligo!

Come arrivare alla Chiesa della Vallisa

Sei alla stazione centrale e vuoi raggiungere la Chiesa della Vallisa? Nessun problema, ci sono diverse opzioni!

Se ami camminare (e ti consiglio di farlo, perché attraverserai il centro di Bari), esci dalla stazione verso Piazza Aldo Moro e prendi Via Sparano, la famosa via dello shopping. Continua dritto fino a raggiungere Corso Vittorio Emanuele II, attraversalo e poi entra nella città vecchia tramite Via Roberto il Guiscardo. Prosegui fino a Piazza del Ferrarese, prendi Via Venezia (che costeggia il mare, vista bellissima!) e poi gira a destra in Via Vallisa. Voilà, sei arrivato! L’intera camminata dura circa 20-25 minuti, ma ne vale assolutamente la pena.

Se preferisci l’autobus, prendi il numero 53 e scendi alla fermata Teatro Piccinni. Da lì, raggiungi a piedi Piazza del Ferrarese e sei praticamente arrivato.

E se non hai voglia di camminare o prendere l’autobus, c’è sempre il taxi. In circa 10 minuti (traffico permettendo) sarai a destinazione.

Perché dovresti assolutamente visitare la Chiesa della Vallisa

La Chiesa della Vallisa è una di quelle gemme nascoste che rendono Bari così speciale. È un perfetto esempio di come un edificio medievale possa adattarsi ai tempi moderni senza perdere la sua identità.

Da una parte hai l’architettura dell’XI secolo, con tutte le sue caratteristiche affascinanti; dall’altra hai un centro culturale vibrante che ospita eventi di ogni tipo. È questa combinazione di antico e moderno che rende la Vallisa davvero unica.

Se visiti Bari, non puoi assolutamente perderti questo luogo. Che tu sia interessato alla storia, all’architettura o semplicemente alla cultura locale, la Chiesa della Vallisa ha qualcosa da offrirti. E ricorda: se puoi, partecipa a uno degli eventi ospitati qui. È il modo migliore per vivere appieno l’atmosfera di questo luogo straordinario dove il passato incontra il presente in un abbraccio magico.

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